Press

in questa pagina una selezione della stampa su vari progetti come attrice e regista

PRESS – ATTRICE

IL BOSCO di David Mamet
“…I due attori valorizzano ogni stranezza dialettica del testo: perfetto è il lobotomico e rabbioso smarrimento di Pietro Bontempo… e altrettanto rispondente è la svenevolezza mestatoria di Carmen Giardina. Non perdetevelo questo Bosco.”
Rodolfo Di Gianmarco  (Repubblica)

SLEEPING AROUND
“Che bella sorpresa il fanta-eros made in italy… Hostess disinibite (Carmen Giardina), studentesse bulimiche e tassisti fumettari si incontrano, parlano, fanno sesso… Cast femminile sexy e prepotente. Una bella novità”
Francesco Alò  (Il Messaggero)

A MIA MADRE
“Si chiude questa sera la mini rassegna di scene, poesia e brani di lettura… con alcuni momenti eccellenti, come le Poesie d’amore-odio di Remo Remotti e la Lettera di Sylvia Plath alla madre, interpretata dalla sensibilissima attrice Carmen Giardina.”
Nico Garrone  (Repubblica)

IL CONTAGIO
“I registi Matteo Botrugno e Daniele Coluccini alla loro opera seconda presentata al Festival di Venezia nella sezione della Giornate degli Autori… attentissimi nella scelta e nella direzione degli attori con un cast di comprimari strepitoso… alcune  sorprendenti apparizioni, come quella di Carmen Giardina.”
Pedro Armocida  (Il Giornale)

COSE COSI’
“Passano delle storie ma sono lampi brevi di neon fulminati… Una moglie ha tradito suo marito, s’appoggia al muro della stanza e il suo monologo, così ben interpretato da Carmen Giardina, non è una confessione, né uno sfogo e neanche una dichiarazione di godimento, piuttosto la constatazione d’una piccola gioia irrilevante trovata lì per lì, sulla strada d’una vita qualunque.”
Marcantonio Lucidi  (Teatro.it)

PRESS – REGIA

SIGNORINETTE

“Di questi tempi, guardare al passato, ricordando pagine importanti della nostra storia, fa bene al cuore… Un viaggio emozionante, un omaggio a quelle donne che con determinazione e tanta passione sono riuscite a trasformare i loro sogni in diritti fondamentali, con un tocco di poesia” (Francesca De Sanctis – L’UNITA’)

“A proposito di parità di genere e democrazia paritaria, di fronte al brutto spettacolo che il nostro Parlamento ha dato ieri, ci si può rifare con uno spettacolo migliore e più appassionato. A teatro. Si intitola SIGNORINETTE, e dietro il titolo volutamente d’altri tempi, Tiziana Avarista, Carmen Giardina, Anna Maria Loliva, Federica Marchettini, le quattro interpreti, hanno ricostruito la bella storia della conquista delle donne italiane sul terreno della politica nel secondo dopoguerra”
(Anna Bandettini – REPUBBLICA.it Blog)

“Questo spettacolo sa raccontare con maestria scenica l’evoluzione della condizione femminile … opera una contaminazione efficace delle forme comiche e dei registri della commedia popolare… e annuncia con sobrietà e leggerezza l’affermarsi di un altro genere di società” (Vincenzo Sanfilippo – Inscenaonline)

“Lo spettacolo è autentico e armonioso, seduce e commuove … uno spettacolo curato con testa e cuore, “Signorinette”, scritto e interpretato da quattro attrici formidabili: Tiziana Avarista, Carmen Giardina, Anna Maria Loliva e Federica Marchettini, dirette con naturalezza e professionalità da Nuccio Siano” (Bianca Coppola Melon – Gufetto.it)

“ben costruito dal punto di vista drammaturgico, sia perché alterna momenti narrativi a momenti di varietà, sia perché entrambi i momenti sono sostenuti da una ricerca documentaria che le quattro autrici/attrici hanno fatto nel corso di una anno per dare una panoramica esaustiva della condizione femminile negli anni ’40… ulteriore punto di forza dello spettacolo è la recitazione, la verve delle quattro co-autrici e protagoniste: Carmen Giardina, Tiziana Avarista, Anna Maria Loliva e Federica Marchettini” (Miriam Comito – Miriamelearti)

“Signorinette ricostruisce l’atmosfera di allora, la curiosità attorno ad un nuovo modo di essere donna, un nuovo desiderio di partecipare alla ricostruzione del paese… uno spaccato di vita italiana che ci ricorda da dove veniamo e ci sprona a trarre ispirazione da queste grandi donne”(Valentina Vincenzini – Farespettacolo)

“Signorinette ha il grande pregio di ricordare il contributo delle donne alla Costituzione italiana e alle leggi repubblicane, facendolo con quattro interpreti davvero brave… capaci della forza necessaria per raccontare il privato oltre che il pubblico …di almeno due generazioni di donne di quegli anni, cui danno voce e corpo senza scadere nel retorico, tutt’altro, o nel drammatico, per quanto molte delle testimonianze siano dolorose e terribili” (Alessandro Paesano – Gaiaitalia)

MILONGA MERINI

Rita Sala – IL MESSAGGERO “…è un tessuto a trama larga, ma resistentissimo, che con pertinenza avvolge nella carta azzurra chiamata Tango, i versi, i diari, gli scritti e la biografia della poetessa dei Navigli… reazioni e sentimenti sempre estremi in una teatralizzazione costante del vivere… che Giardina e Saba bene amalgamano con il tango. Non solo ballo, non solo musica, non solo canto bensì passione, malinconia e, insieme, inarrestabile vitalità”

Alessandro De Simone – NUOVO PAESE SERA.IT IN RICORDO DI ALDA MERINI Ancora musica, legata alle sensuali movenze del tango e soprattutto agli immortali e straordinari versi di Alda Merini. “Milonga Merini, poesia, tango e follia” ripercorre l’incredibile vita di una delle più importanti donne della storia culturale italiana. Non fatevelo sfuggire.

Giovanna Repetto – Il paradiso degli orchi (rivista letteraria) “…un miracolo di equilibrio fra musica e poesia, canto, danza, recitazione. Intendiamoci, non è un musical, anzi è la cosa più lontana da un musical che si possa immaginare. Nel senso che crea un momento intimo, sobrio, intenso, privo di sfarzo ma pieno di emozione. Raffinatissimo …Il tango in particolare, con il suo modo di fondere passione e tristezza, si sposa perfettamente con i versi della Merini che fanno da filo conduttore allo spettacolo diretto da Carmen Giardina“

TANGO In “Uno spettacolo completo e complesso, in cui ogni componente ha funzionato alla perfezione: la musica dal vivo affidata al Trio de la Sombra, la parte cantata ad Ana Karina Rossi, i duetti danzanti di Barbara Saba-Alda”

WordPress “Nella vita di Alda, quella vera come questa narrata, ogni uomo è passione, ma anche sconfitta, e ferita: eppure con il sangue scorre la vita, e torna poi el dulce canto di Ana Karina Rossi, a lenire, spiegare, perdonare, dare un senso a tutto questo correre e soffrire e gioire. E Titano, amato clochard, nuovo amore fortunoso, che sotto gli stracci rivela cuore nobile e tenero: nel breve istante del racconto c’è tutta la tenera, indulgente gioia, c’è tutto il dolore splendido, il rispetto della propria, e dell’altrui libertà.”

LA GRANDE MENZOGNA

ALTROMOLISE: “… il Premio del pubblico del Molise Film Festival è andato al divertente corto “metacinematografico” di Carmen Giardina “La grande menzogna”, in cui le spassose Lucianna de Falco e Gea Martire inscenano un incontro tra due dive del passato come la nostra Anna Magnani e la mitica Bette Davis”

SALENTO NEWS: “…un piccolo omaggio ad ANNA MAGNANI per il centenario della sua nascita, con la proiezione del cortometraggio di “La Grande Menzogna”, divertente commedia sul divismo e sul cinema prodotta da Pivio & Aldo De Scalzi e diretta da Carmen Giardina”

NOI DONNE: “…una ricerca che, attraverso i ritratti di donne comuni… o di donne famose (‘La grande menzogna’ di Carmen Giardina) con l’amaro dialogo tra Anna Magnani e Bette Davis, parte dalle proprie origini per riaffermare valori sempre esistiti”

FILMAGAZINE: “La creatività di Carmen Giardina ha portato sullo schermo anche “La grande menzogna”, pellicola che grazie a Lucianna de Falco e Gea Martire ha regalato al pubblico una superba parodia di Bette Davis e Anna Magnani. Bravissime e simpaticissime le protagoniste, la pellicola è vincitrice del premio Imaie 2007”

IL GIORNALE: “Adesso il corto ruba la scena ai film: Corti al Cineporto … il meglio della produzione di corti delle ultime due stagioni …domani, serata inaugurale, i supporter del corto potranno ammirare “La grande menzogna” di Carmen Giardina”

IL SOLE 24 ORE “…due volti indimenticabili,
impersonati da due attrici (praticamente) sosia”

GOD SAVE THE PUNK!

CORRIERE DELLA SERA – Schegge di punk esilaranti e spietate… come si fa a non essere incuriositi da uno spettacolo intitolato GOD SAVE THE PUNK?… gagliardamente recitato da Salimbeni, De Leo e Gomiero… battute fulminanti e meravigliose“ (Franco Cordelli)

L’UNITA’ – “…sa comunicare la sofferenza e l’assenza di speranza metropolitane di quella stagione” (Stefano Miliani)

CULTURALAZIO.IT – “…un affascinante e sorprendente repertorio multimediale” (Salvatore Covelli)

ZABRISKYEPOINT.NET – “È uno spettacolo appassionato e sincero God save the Punk! Da vedere.” (Giacomo D’Alelio)

ILGRIDO.ORG – “…un atroce epopea giovanile, che raggiunge vette di inimmaginabile lirismo poetico.” (Paola Di Felice)

IL MUCCHIO – “…per ottanta minuti proietta in una dimensione cruda e romantica dove si abbracciano disillusione, droga, violenza, morte, sessualità ambigua. Applausi, ovviamente sulle note di “Blitzkrieg bop” dei Ramones.” (Federico Guglielmi)

LA REPUBBLICA
– Che sconcerto di parole, che sussulto di visioni, che sbornia di musica, che odissea di personaggi…
e che bomba di spettacolo è “God save the punk!” (Rodolfo Di Gianmarco)

L MANIFESTO
– “Passa parola costante (e fruttuoso) per la piece musicale in scena al Vascello”

IL GIORNALE – “…curioso, dirompente, originale… sa parlare a spettatori di età e gusti diversi… un vivace videoclip e al contempo un amaro dramma a sfondo sociale” (Laura Novelli)